Primari studi di design e architettura a livello mondiale uniti in una task force, promossa dal DesignTech Hub, insieme ad esperti e aziende di riferimento in diversi settori per superare l’emergenza e rilanciare l’economia.
In Italia dopo due mesi di lockdown che hanno messo in discussione modelli consolidati di habitat, l’opportunità di trasformare il futuro del design e rilanciare l’economia, in un momento complicato per la Penisola e per il mondo intero a causa del protrarsi della crisi sanitaria, parte proprio da Milano grazie al progetto DesignTech, il primo Hub per l’innovazione tecnologica nel settore design che sorgerà nell’ambito di MIND Milano Innovation District. Ideato da Hi-Interiors, il DesignTech ha mobilitato un’ampia task force di settore per delineare i contorni del nuovo mondo in cui vivremo, coinvolgendo alcuni tra i più importanti studi di architettura e design nazionali e internazionali, al fianco di professionisti e aziende di riferimento nei rispettivi ambiti di attuazione, con l’obiettivo di consegnare alla società e alle istituzioni un documento programmatico per la ripartenza che sintetizza come il progetto, unito all’innovazione tecnologica, può svolgere un ruolo nel superamento della crisi sanitaria ed economica.
Un inedito “White Paper” dal titolo “DesignTech for Future” sul ruolo del design post Covid sviluppato attraverso 19 tavoli di lavoro tematici composti da esperti e professionisti in più settori, uniti in uno sforzo corale per tracciare linee guida e spunti concreti per lo sviluppo – nel breve, medio e lungo termine – di possibili soluzioni che integrino design e tecnologia per trasformare i diversi spazi in cui la vita quotidiana riprenderà. Dal real estate all’education (e alla ricerca), dall’abitare (anche per target più fragili e per soluzioni di co-living) agli spazi ufficio, con la declinazione specifica del mondo delle banche, dai luoghi della salute ai ristoranti, dal mondo retail a quello dell’accoglienza, fino a un focus sulla mobilità, sulla social innovation e sulla supply chain, con attenzione particolare anche agli spazi pubblici. E nei più recenti approfondimenti su wellness, design dei comportamenti e virtual twin.
“Data la centralità del ruolo del design nel dibattito pubblico sulla fase due, siamo stati chiamati in causa ad immaginare il futuro degli spazi per progettare rapidamente un ritorno in sicurezza in quella che sarà la nuova quotidianità – dichiara Ivan Tallarico, CEO di Hi-Interiors e promotore dell’iniziativa.
Con questa crisi, secondo Hi-Interiors, sono emerse talvolta in modo drammatico le criticità e i limiti di architetture, ambienti, e oggetti che in molti casi si sono rivelati del tutto inadeguati a fronteggiare avvenimenti che, sebbene imprevedibili in sé o nella loro portata, sicuramente riflettono i profondi cambiamenti che sempre più rapidamente il mondo sta subendo, e che sempre più avrà nel futuro. Gran parte dei quali causati dall’uomo, da modelli evidentemente ormai obsoleti. Si ha ora l’opportunità di stabilire le basi essenziali per modellare il futuro con una visione più consapevole, e per riscrivere gli spazi, gli ambienti e gli oggetti di domani in modo finalmente e realmente nuovo, migliorando il vivere quotidiano. Ma anche ripensare gli insediamenti umani rendendoli più funzionali, contemporanei, innovativi e umani, nonché trasformare questa crisi in un nuovo grande inizio per una cultura del progetto con una importante funzione sociale, salvifica, o comunque atta a contribuire significativamente al miglioramento del pianeta.
Tre le chiavi comuni che emergono relativamente all’approccio che il design dovrà assumere (oltre alle esigenze specifiche di ogni sua disciplina): sostenibilità, tecnologia, flessibilità. In tal senso il White Paper rende al Sistema Italia, istituzioni e mondo imprenditoriale, contenuti e proposte sviluppati dalla speciale task force distribuita sui seguenti tavoli di lavoro, ciascuno dei quali coordinato da uno degli studi o società aderenti:
- Real Estate > a cura di Lendlease, in collaborazione con Giuseppe Tortato Architetti e GET
- Living > a cura di Pininfarina Architecture
2.1 Senior Living > a cura di Korian
2.2 Co-living > a cura di Matteo Fantoni Studio
- Office > a cura di DEGW/Lombardini 22, in collaborazione con Workitect
- Healthcare > a cura di Binini Partners, in collaborazione con Centro Medico Santagostino
- Restaurant > a cura di Lai Studio, in collaborazione con Food Lifestyle
- Retail > a cura di Piuarch
- Banking > a cura di MBA+D Matteo Belfiore Architecture + Design
- Hospitality > a cura di Zaha Hadid Architects, in collaborazione con Progetto CMR
- Public Spaces > a cura di Progetto CMR
- Mobility > a cura di MIC Mobility in Chain
- Supply Chain > a cura di PwC Italy | Operations
- Social Impact > a cura di PwC Italy | New Ventures | Innovation
- Education > a cura di School For Dreamers, in collaborazione con International Experiential School, Fondazione “Educatori del terzo millennio” e Generation Warriors
13.1 Learning & Research > a cura di Six Ideas Learning, in collaborazione con Lombardini22
- Wellness > a cura di Technogym
- Behavioral Design > a cura di Il Prisma, in collaborazione con il Professor Carlo Galimberti e la Designer Luciana Gomez
- Virtual Twin > a cura di Dassault Systèmes
Media partner dell’iniziativa e coordinatore dei contenuti del White Paper il team di PPAN comunicazione e networking per il costruito di Paola Pierotti e Andrea Nonni.
Il White Paper, disponibile sul sito www.thedesign.tech, raccoglie i contributi di tutti gli studi di architettura e design coinvolti per proporre un outlook dello stato dell’arte, delle linee guida nel rapporto tra pubblico-privato e soprattutto soluzioni operative.
In questo senso il DesignTech Hub si candida a facilitare la collaborazione lungo tutta la catena del valore e a favorire lo sviluppo di programmi di open innovation, valorizzando le risorse di Milano e MIND, per startup che vogliono accelerare la loro crescita e aziende alla ricerca di innovazione.