MIND
Chiara Pennasi

Chiara Pennasi

Direttore Generale

Fondazione Triulza

Di cosa ti occupi?

Sono direttore di Fondazione Triulza, seguo la gestione economica e finanziaria, l’organizzazione interna del lavoro delle persone, le relazioni con partner e fondatori, i nuovi progetti. In particolare modo mi concentro su due ambiti di azione strategica: l’innovazione sociale e il community engagement.

Quali sono gli obiettivi del tuo impegno?

Innanzitutto garantire il funzionamento operativo della Fondazione, basato sulla qualità dell’ambiente di lavoro che deve valorizzare le caratteristiche specifiche delle persone. Molto del mio tempo è dedicato alla raccolta delle risorse economiche e finanziarie necessarie per la sostenibilità della Fondazione. Una delle parti più interessanti del mio lavoro consiste nel relazionarmi con fondatori e partner per costruire nuove progettazioni e attività insieme. È nella relazione tra mondi diversi che nascono vere opportunità per innovare e costruire modelli innovativi di sviluppo.

Che ruolo ha l’innovazione nel tuo lavoro?

Ha sempre avuto un ruolo importante. Mi sono laureata in Bocconi con una tesi sui sistemi regionali di innovazione. Fondazione è in MIND per stare sulla frontiera dell’innovazione e fare cose nuove per la società civile. Il progetto rivolto al social tech sperimenta un percorso di immersione nell’ecosistema MIND dedicato ad imprese a impatto sociale e ambientale. Da qui possono nascere spunti per la nuova economia sociale che si sta sviluppando a livello europeo.

Un po’ di caos creativo, dinamico e generativo. Affiancato da un processo organizzato di sviluppo e crescita/blockquote>

Quale valore aggiunto hai ricevuto, o vorresti ricevere, dalla presenza in MIND?

Sicuramente la possibilità di confrontarmi e lavorare con realtà molto diverse tra loro, così come la possibilità di immaginare e sperimentare nuove soluzioni e modelli volti a migliorare la vita delle persone e del loro ambiente.

Come ti immagini il futuro di MIND?

Un po’ di caos creativo, dinamico e generativo, affiancato da un processo organizzato di sviluppo e crescita. Uno spazio denso di culture diverse, innovazioni e esperienze umane.

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